Del microbioma fetale e della non sterilità del grembo materno se ne parla da quasi un decennio. Sono altresì note le interazioni fra il nascituro e la molteplice natura del microbioma intestinale e vaginale durante il parto.
Un vero e proprio scambio tra micromondi che danno continuità alla biodiversità in cui siamo immersi e di cui passiamo il testimone ad ogni generazione. Che il microbioma (e il relato microbiota) facesse parte del meraviglioso, complesso e articolato ecosistema di cui siamo parte integrante prima, durante e dopo la vita non è un mistero.
La cultura occidentale e la medicina allopatica ci hanno portato a credere che i batteri, i virus ed altre forme di vita debbano essere eliminati. Quando i bambini nascono, li “puliamo” immediatamente e, invece di metterli a contatto con la pelle materna, come le culture tradizionali hanno fatto per molti millenni, li disinfettiamo, li imbottiamo di vitamina K, anticorpi monoclonali, vaccini e quanto altro di peggio.
Eppure, alla fine, la ricerca sta rivelando quanto sia necessario che i bambini siano esposti ai microbi materni piuttosto che protetti da essi. Alterando il microbiota (anche attraverso i vaccini) si altera l’ ingresso preferenziale delle sostanze nutritive basiche e complesse verso il cervello, si perde la selettività verso le molecole tossiche (che riescono poi a raggiungere i neuroni prossimali e distali) e si alterano, soprattutto, i 200.000.000 e oltre di neuroni che fanno parte del sistema gastroenterico e che sono strettamente interconnessi con quelli presenti nel cervello.
La vita, fin dai suoi primissimi secondi non è sterile ma in una condizione tale che, in un magico equilibrio con la sua generatrice, riesce a compensare l’azione di numerosi fattori ambientali.
Precursori di virus, batteri ed altre microscopiche forme di vita sono, con molta probabilità, presenti nel liquido amniotico (questo è il “terreno” primordiale!) ed aiuteranno il corpo a mantenere gli equilibri che sarà necessario conservare nelle successive fasi della vita.
Ho sempre pensato questo. Altrimenti come potrebbe sopravvivere un organismo completamente sterile al momento dell’impatto con il mondo esterno?
Microbioma: un super-organismo di cui noi non siamo che una piccolissima parte. Distruggiamo lui, scompariamo noi...Le sue influenze sulla vita extra-uterina sono enormi e il suo collegamento con il sistema immunitario (prima materno ed intrauterino, poi extra-uterino) è straordinario.
I vaccini (e non solo) distruggono tutto questo patrimonio che ci tramandiamo da tempo immemorabile… Meditate!!!
Il Progetto “Human Microbiome” ha evidenziato che il corpo umano contiene da circa 0,8 a 2,5 kg di microrganismi e, secondo alcune recenti stime, i microrganismi superano numericamente le nostre stesse cellule nel rapporto di dieci a uno. In pratica, noi non siamo altro che la “casa” di migliaia di miliardi di microbi, i più grandi dei quali si trovano nel nostro intestino.
È sufficiente per comprendere il fatto che la biodiversità è tutto. Esattamente come accade in natura, la biodiversità tende a uno stato di salute ed equilibrio; la mancanza di biodiversità tende verso uno stato di malattia.
A partire dai nostri passaggi del naso e del seno e fino all’estremità dell’ano, il nostro apparato gastroenterico e quasi tutte le recondite “condotte” biologiche interne sono pieni di un’incredibile varietà di batteri, virus, funghi e talvolta da organismi più grandi.
Il tratto gastrointestinale può essere pensato come un lungo tubo cavo, diviso in diverse sezioni, ognuna con una funzione diversa. L’intero tratto è coperto da uno strato di microrganismi e uno strato di protuberanze che accrescono enormemente la superficie di assorbimento/espulsione, i villi.
I microvilli sono simili e hanno alcune delle stesse funzioni, ma possono anche essere trovati in alcune altre parti del corpo, come i globuli bianchi.
E ancora i rappresentanti della scienza spazzatura si ostinano a distruggere questo ecosistema integrato con vaccini, antibiotici, cortisonici e tutti le innumerevoli fonti di inquinamento ad essi assimilabili che entrano nel nostro organismo attraverso l’acqua, l’aria, il cibo…
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