🔴🟡🟢  Il lato oscuro dell’”autoritĂ ” scolastica: il bullismo degli insegnanti e “come difendersi”

Quando l’insegnante diventa un “Bullo”

In nessun altro ambito educativo come quello scolastico ci si aspetterebbe che il rispetto e la tutela della dignitĂ  individuale fossero garantiti in maniera assoluta. Tuttavia, la realtĂ  della scuola italiana contemporanea ci pone di fronte a una problematica tanto complessa quanto dolorosa: il bullismo da parte degli insegnanti. Un fenomeno sottile, spesso invisibile, che colpisce profondamente chi lo subisce, lasciando segni che possono durare tutta la vita.

Per lungo tempo il “potere” degli insegnanti è stato inteso come una componente naturale della dinamica educativa. Ma oggi, in un contesto che dovrebbe promuovere autonomia di pensiero e cittadinanza attiva, non possiamo ignorare che l’autorità può degenerare in abuso. Quali sono le dinamiche che portano un educatore a trasformarsi in aggressore? E quanto il sistema educativo, pur proclamando di tutelare gli studenti, tollera ancora comportamenti prevaricatori?


Un fenomeno nascosto ma devastante

Se il bullismo tra pari ha ricevuto crescente attenzione, quello “dall’alto”, perpetrato dagli insegnanti, continua a essere minimizzato. Spesso si manifesta con atti meno eclatanti, ma ugualmente devastanti: umiliazioni pubbliche, svalutazioni costanti, insulti velati.

In certi casi, il fenomeno assume forme ancora più gravi: si formano cricche di insegnanti coalizzati contro studenti percepiti come “deboli” o “problematici” e contro le loro famiglie. Tali gruppi arrivano talvolta a segnalare ai servizi sociali presunte irregolarità familiari non corrispondenti alla realtà, esercitando così un potere sproporzionato e intimidatorio.

A ciò si aggiunge la pratica, del tutto scorretta, degli “interrogatori” scolastici non autorizzati dai genitori, spesso finalizzati a far ammettere al minore colpe che non ha e a produrre atti privi di contraddittorio. Una simile dinamica non solo mina i diritti fondamentali dello studente e della sua famiglia, ma genera anche traumi psicologici profondi, poiché il minore viene indotto a percepirsi come “colpevole” in un procedimento di fatto privo di garanzie.


Dinamiche sommerse e mancanza di tutela

I casi piĂą gravi emergono solo quando diventano insostenibili: denunce, interventi delle famiglie, azioni giudiziarie. Ma la maggior parte delle situazioni rimane nascosta, complice la paura degli studenti di non essere creduti e la difficoltĂ  delle famiglie a opporsi a un sistema che spesso si presenta compatto e autoreferenziale.

Per questo motivo è fondamentale che i genitori che sospettano qualsiasi atto di bullismo si tutelino sempre per iscritto, comunicando esclusivamente tramite PEC o raccomandata A/R sia con il dirigente scolastico che con i servizi sociali. Solo così è possibile lasciare traccia ufficiale delle proprie segnalazioni e impedire che le contestazioni vengano ignorate o svalutate.


Perché gli insegnanti-bulli si approfittano dei più deboli?

Il bullismo da parte degli insegnanti, singoli o coalizzati, affonda le sue radici in diversi fattori:

  1. Dinamiche di potere – L’autorità scolastica può degenerare in abuso.
  2. Pressioni esterne – Aspettative eccessive spingono alcuni docenti a scaricare frustrazioni sugli studenti.
  3. Formazione inadeguata – Mancanza di strumenti relazionali ed emotivi.
  4. Fattori socioculturali – La disciplina intesa come controllo autoritario legittima pratiche oppressive.
  5. Sottovalutazione del problema – Minimizzare alimenta silenzi e complicità.
  6. Fattori personali – Stress e fragilità emotive degenerano in aggressività.
  7. Coalizioni di insegnanti – Le “cricche” rafforzano e legittimano condotte prevaricatorie, arrivando a colpire famiglie con segnalazioni infondate e “interrogatori” scolastici abusivi.
  8. Problematiche psichiche – Ansia, depressione e burnout compromettono la capacità di relazione educativa.

La formazione come chiave di cambiamento

Un nodo cruciale resta la formazione degli insegnanti. Non basta trasmettere conoscenze: servono competenze emotive e relazionali, strumenti per gestire la diversitĂ  e un supporto psico-emotivo costante per i docenti stessi. Solo educatori in equilibrio possono creare ambienti positivi e rispettosi, prevenendo derive autoritarie e abusi di gruppo. Non trascurare assolutamente le situazioni in essere legate anche al comportamento di un solo insegnante.


Verso una scuola giusta ed inclusiva

La scuola italiana del 2024 deve affrontare con decisione la questione del bullismo da parte degli insegnanti, singoli o coalizzati, che compromette il benessere degli studenti e mina la fiducia delle famiglie.

  • Formazione e sensibilizzazione: preparare i docenti alla gestione sana delle relazioni.
  • Trasparenza e garanzie: vietare pratiche abusive come gli “interrogatori” scolastici senza consenso genitoriale.
  • Tutela formale delle famiglie: i genitori devono comunicare solo tramite PEC o raccomandata A/R con scuola e servizi sociali, per assicurarsi che le proprie osservazioni restino agli atti.
  • Dialogo aperto: collaborazione autentica tra studenti, genitori e insegnanti, senza zone d’ombra.

Conclusione

La sfida non è solo fermare il bullismo degli insegnanti, ma impedire che diventi un fenomeno sistemico, sostenuto da alleanze interne e da un uso distorto del potere.

Serve una cultura educativa fondata sul rispetto dei diritti e sulla trasparenza, in cui né studenti né famiglie vengano intimiditi da pratiche abusive come segnalazioni arbitrarie o “interrogatori” scolastici senza contraddittorio.

Solo così la scuola potrà tornare a essere un luogo di crescita, inclusione e fiducia reciproca.

Checklist operativa per i genitori

🔎 1. Osservare e raccogliere prove

  • Annotare episodi specifici (date, orari, contesto, frasi dette o atteggiamenti subiti).
  • Conservare eventuali messaggi, comunicazioni scritte, registrazioni di chat scolastiche (es. registro elettronico, e-mail).
  • Se il minore racconta episodi, scriverli immediatamente in forma di verbale personale, senza modificarne il contenuto.

đź§ľ 2. Tutelarsi sempre per iscritto

  • Mai comunicazioni solo orali: evitare colloqui informali non documentati.
  • Scrivere sempre via PEC o raccomandata A/R al dirigente scolastico per segnalare i fatti.
  • In caso di sospetta segnalazione ai servizi sociali o di pratiche scorrette, inviare PEC o raccomandata A/R anche ai servizi sociali competenti, per chiarire la propria posizione e chiedere trasparenza.
  • Richiedere sempre protocollazione delle proprie comunicazioni.

🛡 3. Vigilare sugli atti scolastici

  • Chiedere copia integrale di eventuali verbali, relazioni, segnalazioni redatte sul minore.
  • Se il figlio è stato sottoposto a “interrogatori” scolastici non autorizzati, contestare formalmente l’abuso e richiedere annullamento o revisione degli atti redatti senza contraddittorio.
  • Domandare per iscritto quali motivazioni abbiano giustificato tali pratiche.

👥 4. Coinvolgere testimoni e alleati

  • Se possibile, chiedere ad altri genitori di riferire episodi osservati.
  • Valutare l’appoggio di rappresentanti di classe o di comitati genitori.
  • Rivolgersi a un’associazione a tutela dei diritti degli studenti e delle famiglie per supporto legale e mediatico.

âš– 5. Ricorrere ad autoritĂ  superiori in caso di inerzia

  • Se la scuola non interviene, inviare segnalazione all’Ufficio Scolastico Regionale (USR).
  • In caso di abusi gravi o ripetuti, presentare esposto formale a:
    • Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni
    • o AutoritĂ  Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza.

Davide Suraci – 21 Settembre 2025

LENR (Low Energy Nuclear Reactions)

La Free Energy è una realtà?

A cura di Davide Suraci

Le reazioni nucleari a bassa energia, note come LENR, continuano a far parlare di sĂ©. Esistono numerose prove scientifiche sulla realizzazione di questi dispositivi in grado di produrre energia a partire da dispositivi che sono stati realizzati da studiosi in varie universitĂ  con metodologie e materiali non molto differenti ma basate su di un comune denominatore. L’elenco di materiali sotto riportati è da ritenersi non esaustivo ed è suscettibile di aggiornamenti successivi

Di seguito, alleghiamo alcuni links a documenti e video (scaricabili direttamente). Il video sottostante è l’intervista fatta ai Fisici Giuliano Preparata e Emilio del Giudice in merito a quanto stavano studiando sulle LENR…

Giuliano Preparata e Emilio Del Giudice sulla Fusione Fredda

Interviste e seminari su e di McKubre sulle LENR.

Fusione Fredda – Storia della Ricerca in Italia. (pdf) – A cura di: Sergio Martellucci, Angela Rosati, Francesco Scaramuzzi, Vittorio Violante. (2008)(ENEA – Ente per le Nuove tecnologie l’Energia e l’Ambiente – ISBN: 88-8286-162-7).

Experimental Evidence of 4He Production in a Cold Fusion Experiment (RT2002/41/FUS). (pdf) – La relazione degli studi ENEA che sancisce la natura nucleare della Fusione Fredda elettrolitica di Giuliano Preparata, Emilio Del Giudice, Antonella De Ninno, Antonio Frattolillo, Antonietta Rizzo. (English language)

Establishment of the Solid Fusion Reactor. (2008). (pdf) – By Yoshiaki Arata, and Zhang-Yue Chang (May, 22, 2008.)

Rapporto Internazionale sulla Fusione Fredda (2004). (pdf) – Steven B. Krivit e Nadine Winocur, Psy.D.(Rapporto internazionale sullo stato della fusione fredda nel mondo.).(Lingua italiana).

The Coulomb Barrier not Static in QED. (pdf) – ICCF-14 International Conference on Condensed Matter Nuclear Science. 2008. Washington, DC. (Low Energy Nuclear Reactions (LENR) occur in specialized heavy hydrogen systems..)Fulvio FrisoneThe Coulomb Barrier not Static in QED – A correction to the Theory by Preparata on the Phenomenon of Cold Fusion and Theoretical hypothesis.

Seminar on: COHERENCE 2009 (3) (pdf) 27 November 2009, Aula IV Nuovo edificio di Chimica – Rome. University La Sapienza – Piazzale Aldo Moro 5 Roma. (Condensed matter modes into nuclear reactions) – Collective Nuclear Reactions in Condensed Matter (Clean Nuclear Power Sources) – Allan Widom – Professor of Physics, Department of Physics Northeastern Univeristy, Boston MASS. USA.

Cold Fusion at School An Ordinary History… (Experiments of Prof. John Dash and its students!) – This is really interesting: whereas in 2002 the high school students of Southern Oregon and Washington have been experienced the cold fusion in the laboratory of Prof. John Dash at Portland State University, in Italy the university students of physics have been believed that cold fusion was a hoax. This is still happening … The total silence of the Italian media is very similar to that of the worst mafia existing …

Storia delle Reazioni Nucleari nella Materia Condensata (VideoDoc!) – I video della conferenza tenuta a Milano dal Prof. Emilio Del Giudice in data 20/11/2009 in cui lo studioso e ricercatore spiega con degli interessanti paradigmi il perchè il fenomeno della fusione fredda è reale, tangibile e alla portata (ormai da anni) di una civiltĂ  volenterosa di sostenibilitĂ . PerchĂ© la nostra scienza ufficiale emargina, da troppo tempo, gli studiosi e i ricercatori italiani? PerchĂ© nel 2008 in Giappone le autoritĂ  accademiche hanno consegnato uno dei piĂą ambiti premi alla cultura e alla tecnologia al pioniere del successo della fusione fredda giapponese Yoshiaki Arata e in Italia sono stati ampiamente boicottati gli studi di Giuliano Preparata, Emilio del Giudice, di molti loro colleghi e, in ordine di tempo, quelli risultanti dalle ultraventennali esperienze dell’ingegner Andrea Rossi e del prof. Sergio Focardi?

Fusione Fredda Tutta la Storia.

Fusione Fredda di Iorio-Cirillo La Scuola Casertana: ‘Transmutation of metal at low energy in a confined plasma in water’Cirillo, D. and V. Iorio. In Eleventh International Conference on Condensed Matter Nuclear Science. 2004. Marseille, France.(pdf)

Observation of cold nuclear fusion in condensed matter (Jones, Palmer, Czirr, Decker, Jensen, Thorne, Taylor, Rafelski) – Published on Nature – Vol 338 April, 27, 1989 (pdf)

Intervista di RAI News 24 al Fisico Sergio Focardi sulle LENR

L’Inchiesta di RAINews24 sulla fusione fredda trasmessa il 15 Maggio 2011.

Quali prospettive energetiche dopo la scoperta Rossi-Focardi? Ne discutono lo stesso professore Sergio Focardi, il professore di Fisica Francesco Celani, Stefano Borrini della società italiana brevetti insieme ai giornalisti e curatori del blog “Petrolio”, Pietro Cambi e Debora Billi e al giornalista di Rainews Angelo Saso che sull’argomento ha realizzato un’inchiesta.

Conduce Maurizio Torrealta.

Intervista al fisico Giulio Focardi parte prima
Intervista al fisico Giulio Focardi parte seconda