Pensiero Critico, questo Sconosciuto…

Nel film Auguri Professore viene enfatizzata la “Concezione del Dolore” in Manzoni e Leopardi come comune denominatore delle nostre vite dalle elementari all’università e oltre.

L’ammaestramento presenta i seguenti connotati:

  1. la conoscenza viene trasmessa in modo statico;
  2. la conoscenza non trova riscontri nell’esperienza quotidiana di chi apprende;
  3. la valutazione è limitata al conoscere/non conoscere un dato argomento;
  4. per lo studente non è possibile controbattere, obiettare,discutere;
  5. le conoscenze riportate sui libri scolastici non si mettono in discussione;
  6. la schematizzazione dei contenuti esclude finalità di approfondimento;
  7. superato l’esame o l’atto valutativo, ciò che si è “appreso”viene rimosso…
La Scuola del Dolore, Dal film: “Auguri Professore”

“Dulcis in fundo”, quando lo studente (o qualunque altra persona) sottoposto –generazione dopo generazione – ad un ammaestramento ripetitivo e acritico viene privato della capacità di obiettare in modo critico ad una qualunque affermazione o tesi, non può sviluppare una sana creatività utile per sé e il suo prossimo.

L’“Educazione bastarda” trasforma la persona in un individuo “condizionato”, incapace quindi di prendere decisioni, di cambiare opinione dinnanzi a fatti nuovi, di scegliere in base a delle nuove prospettive che gli si presenteranno nel corso della sua vita.

Per molti versi, assomiglia all’indottrinamento religioso e al condizionamento impartito dalle sette (anche se con sfumature diverse): ci sono degli assiomi che sono intoccabili e la“sua” vita viene controllata dal Sistema, dalla nascita alla morte.

Oggi abbiamo generazioni di cittadini perduti nel vortice della dissonanza cognitiva, incapaci di analizzare il passato individuale e collettivo, pensare il presente, di immaginare ed eventualmente di costruire il futuro.

In altri termini, stiamo diventando una specie progressivamente dipendente dal potere nelle scelte su:

  1. “cosa” del “come, dove, quando” apprendere;
  2. “cosa”, “come”, “dove” e “quando” produrre i beni primari;
  3. “cosa”, “come”, “dove” e “quando” produrre e/o acquistare i beni strumentali e di consumo;
  4. approvigionamento energetico;
  5. come, dove, quanto e quando istruirci o formarci;
  6. modo con cui ci informiamo e della qualità dell’informazione;

Dell’autosufficienza, quella che l’istruzione, l’educazione e la formazione avrebbero dovuto garantire come diritto umanonemmeno l’ombra…!

Quale futuro per una società come la nostra che non è ancora dotata dei mezzi per diventare autosufficiente (soprattutto a livello dei singoli)?

Provate a pensare che cosa succederebbe se il pensiero critico diventasse un’arma di liberazione di massa per la nostra società bloccata da un immobilismo psicologico, storico, economico, sociale.

Alla prossima!!!

Davide Suraci

Microbioma: il Terreno della Vita..

Microbioma

Del microbioma fetale e della non sterilità del grembo materno se ne parla da quasi un decennio. Sono altresì note le interazioni fra il nascituro e la molteplice natura del microbioma intestinale e vaginale durante il parto.

Un vero e proprio scambio tra micromondi che danno continuità alla biodiversità in cui siamo immersi e di cui passiamo il testimone ad ogni generazione. Che il microbioma (e il relato microbiota) facesse parte del meraviglioso, complesso e articolato ecosistema di cui siamo parte integrante prima, durante e dopo la vita non è un mistero.

La cultura occidentale e la medicina allopatica ci hanno portato a credere che i batteri, i virus ed altre forme di vita debbano essere eliminati. Quando i bambini nascono, li “puliamo” immediatamente e, invece di metterli a contatto con la pelle materna, come le culture tradizionali hanno fatto per molti millenni, li disinfettiamo, li imbottiamo di vitamina K, anticorpi monoclonali, vaccini e quanto altro di peggio.

Ecco come i batteri dettano legge nel tuo corpo – Microbioma (sottotitoli in italiano).

Eppure, alla fine, la ricerca sta rivelando quanto sia necessario che i bambini siano esposti ai microbi materni piuttosto che protetti da essi. Alterando il microbiota (anche attraverso i vaccini) si altera l’ ingresso preferenziale delle sostanze nutritive basiche e complesse verso il cervello, si perde la selettività verso le molecole tossiche (che riescono poi a raggiungere i neuroni prossimali e distali) e si alterano, soprattutto, i 200.000.000 e oltre di neuroni che fanno parte del sistema gastroenterico e che sono strettamente interconnessi con quelli presenti nel cervello.

Microbioma
© Sam Smith | Lifestyle Coaching House

La vita, fin dai suoi primissimi secondi non è sterile ma in una condizione tale che, in un magico equilibrio con la sua generatrice, riesce a compensare l’azione di numerosi fattori ambientali.

Precursori di virus, batteri ed altre microscopiche forme di vita sono, con molta probabilità, presenti nel liquido amniotico (questo è il “terreno” primordiale!) ed aiuteranno il corpo a mantenere gli equilibri che sarà necessario conservare nelle successive fasi della vita.

Ho sempre pensato questo. Altrimenti come potrebbe sopravvivere un organismo completamente sterile al momento dell’impatto con il mondo esterno?

Microbioma: un super-organismo di cui noi non siamo che una piccolissima parte. Distruggiamo lui, scompariamo noi...Le sue influenze sulla vita extra-uterina sono enormi e il suo collegamento con il sistema immunitario (prima materno ed intrauterino, poi extra-uterino) è straordinario.

I vaccini (e non solo) distruggono tutto questo patrimonio che ci tramandiamo da tempo immemorabile… Meditate!!!

Il Progetto “Human Microbiome” ha evidenziato che il corpo umano contiene da circa 0,8 a 2,5 kg di microrganismi e, secondo alcune recenti stime, i microrganismi superano numericamente le nostre stesse cellule nel rapporto di dieci a uno. In pratica, noi non siamo altro che la “casa” di migliaia di miliardi di microbi, i più grandi dei quali si trovano nel nostro intestino.

È sufficiente per comprendere il fatto che la biodiversità è tutto. Esattamente come accade in natura, la biodiversità tende a uno stato di salute ed equilibrio; la mancanza di biodiversità tende verso uno stato di malattia.

A partire dai nostri passaggi del naso e del seno e fino all’estremità dell’ano, il nostro apparato gastroenterico e quasi tutte le recondite “condotte” biologiche interne sono pieni di un’incredibile varietà di batteri, virus, funghi e talvolta da organismi più grandi.

Il tratto gastrointestinale può essere pensato come un lungo tubo cavo, diviso in diverse sezioni, ognuna con una funzione diversa. L’intero tratto è coperto da uno strato di microrganismi e uno strato di protuberanze che accrescono enormemente la superficie di assorbimento/espulsione, i villi.

I microvilli sono simili e hanno alcune delle stesse funzioni, ma possono anche essere trovati in alcune altre parti del corpo, come i globuli bianchi.

E ancora i rappresentanti della scienza spazzatura si ostinano a distruggere questo ecosistema integrato con vaccini, antibiotici, cortisonici e tutti le innumerevoli fonti di inquinamento ad essi assimilabili che entrano nel nostro organismo attraverso l’acqua, l’aria, il cibo…

Risorse (video, documenti, powerpoint, pdf, immagini – Risorse integrate Enhancedwiki TerritorioScuola) sul Microbioma in lingua italiana

Resources (videos, documents, powerpoint, pdf, images – Integrated resources Enhancedwiki TerritorioScuola) sul Microbioma (English language)

Lettera a una Studentessa di “Medicina”, Margherita La ScienziaH..

La “studentessa” di medicina, perentoriamente, mi domanda: “LEI È UN MEDICO? LEI CHE QUALIFICA POSSIEDE?

Le qualifiche hanno, da moltissimo tempo, ormai perso il valore che oltre cento anni fa possedevano nel mondo accademico e civile. Oggi, più di ieri e soprattutto in Italia, continua a sopravvivere il luogo comune che una persona che ha studiato (non solo medicina), si è laureata, ha fatto le sue centinaia di master, ha pubblicato e quanto altro possa essere una persona idonea a servire la società civile nel migliore dei modi.

Non è così.

Scordatevelo, soprattutto se non hanno mai studiato né applicato i fondamenti dell’Ecologia alle conoscenze, abilità e competenze acquisite durante i corsi di studio e la pratica clinica.

A proposito di “immunità di gregge”

Signorina (?), lei definisce il mio un “bel discorso” chiedendomi se sono un immunologo: forse non ha mai studiato la vera storia della microbiologia (per le mie considerazioni non ho bisogno di far ricorso all’immunologia!) sulle cui distorsioni, operate già cento anni fa, si sono formati (e si continuano a formare) supinamente milioni di studenti e medici in tutto il mondo.

Cita (SIC!) in modo casuale uno studio sull’immunità di gregge che sarebbe stata acquisita dalle donne vaccinate per il Papilloma virus senza attribuire ad esso (anzi ignorandolo del tutto) il peso dei grandissimi numeri, oltre che delle variabili prese in considerazione (in tutti gli studi modello “fake study” si possono contare sulle dita di una mano) che sono i soli a dimostrare in maniera inequivocabile l’esistenza di un fenomeno e la sua correlazione con un intervento farmacologico.

Signorina Margherita – Dal film: Mamma mia, che impressione!

La “herd immunity“, termine coniato da Hedrich, si riferiva all’acquisizione dell’immunità naturale verso una malattia solo dopo che i soggetti l’avevano contratta; successivamente i sostenitori delle vaccinazioni ne hanno deformato il senso distorcendolo e trasformandolo in una credenza popolare usatissima ancora oggi per convincere i dubbiosi e gli ignoranti a vaccinarsi e a far vaccinare.

L’immunità di gregge di Hedrich (quella vera) ha un senso ed è spiegabile, intuibile, dimostrabile;

l’immunità indotta dalle vaccinazioni non è altro che una pretestuosa ed effimera sovrastimolazione del sistema immunitario indotta bio-chimicamente – anche attraverso gli adiuvanti – a produrre anticorpi che di specifico non possiedono niente e che possono trovarsi davanti a contesti ecologici in cui il patogeno può essersi differenziato, può aver lasciato il postoad altri patogeni più aggressivi, può “essere stato costrettoa circolare forzatamente all’interno di popolazioni altamente vaccinate (come sta succedendo nei classici outbreaks), oppure quando l’organismo si comporta come no-responder per il semplice fatto che il suo profilo genetico-immunitario non riconosce le proteine presenti nei vaccini e non produce anticorpi.

L’immunologia attuale, che viene gestita con criteri meramente commerciali, ignora volutamente le conoscenze relative ai fisiologismi che regolano i rapporti di equilibrio fra le forme viventi e l’ambiente inteso nella sua accezione più ampia (interno-esterno) ed è figlia degenere di una concezione della medicina che a definire “basso-medievale” non si sbaglia.

Signorina, mi ascolti: sui vaccini e sui danni da vaccino studi moltissimo e approfondisca; non si fermi ai racconti dei suoi “insegnanti”; prenda coscienza del fatto che esistono studi scientifici e scandali sanitari che non possono più passare inosservati; che la gente si istruisce e si informa ogni giorno di più e gestisce in modo sempre più autonomo la propria salute; che esiste una professione medica sempre meno credibile a causa dei livelli di ignoranza che la caratterizzano…Lasci stare la pseudo-scienziaH che viene dispensata nella sua università!

Buona Fortuna Signorina Margherita!!! Post scriptum: dimenticavo, legga questo:http://autoimmunityreactions.org/2016/06/14/herd-immunity-il-falso-storico/